La storia dal basso
Qualche decennio fa, la storia orale e visiva ha cominciato a usare i mezzi audiovisivi per cambiare “la storiografia dominante come storia della classe dirigente” (Bertolt Brecht) attraverso la “storia dal basso”.
Su questa fondazione sorge la “Casa virtuale della storia tirolese | Alto Adige”. Eretto un nuovo edificio sopra di esso, lasciando che la storia sia raccontata in storie. La competenza di raccontare storie non dovrebbe essere nelle mani dei mediatori della conoscenza, ma dovrebbe rimanere di coloro che trasmettono le loro esperienze personali sotto forma di ricordi condensati.
La Casa Virtuale della Storia non è un museo che espone oggetti, ma dà ai cronisti lo spazio per trasformare i loro ricordi in oggetti di percezione.
La “Casa Virtuale della Storia Tirolese | Alto Adige” si considera un elemento fondamentale per il ripristino della cultura dell’oralità, minacciata dal degrado.
Scritto – Orale
Dietro la tradizione scritta c’è il desiderio di registrare il passato. Dietro la tradizione orale c’è la necessità di lasciarsi andare al passato.
La scrittura è oggettivata, l’esperienza orale viene trasmessa.
Fissare è storia contemporanea, lasciarsi andare è storia di vita.
La scrittura deve essere comunicata su carta e distribuita. L’oralità è immediata.
La conoscenza scritta viene trasmessa, l’esperienza orale si trasforma.
Tentativi di scrivere per de-emozionare la storia,
La comunicazione orale trasmette l’esperienza della sovrapponibilità delle passioni. Lo scritto rivendica l’autorità della conoscenza, l’orale confessa l’autorità dei vivi.
La scrittura ci dà un’immagine del passato, stabilisce oralmente delle connessioni pittoriche con il passato.
Nelle parole stampate il passato è “scritto”, nella parola parlata il passato è “cancellato”.
La scrittura spiega e rende le cose difficili, chiarisce oralmente e rende le cose facili.
e. s.
01. 05. 2009
Riflessioni e contributi scientifici saranno inseriti nella sezione “Materiali” nel corso di ulteriori lavori.